Oscar Fonti

 

Il giro mutevole del Tempo minore

 

…ho incontrato solo da qualche anno Oscar, quando era artista col passato di una lunga carriera, col bagaglio di scelte stilistiche maturate e verificate, di soddisfazioni e di prezzi pagati. Potevo quindi logicamente pensare ad un rapporto di sintonia e di stima, lusinga reciproca, ma come tra persone che percorrono, sia pure parallelamente, le loro via. E Oscar Fonti non è forse qualcosa di più di un compagno di strada? Rimuginando su frequentazioni, conversazioni ora intense ora fuggevoli; su scambi di pareri, su reciproci comportamenti e su quell'imponderabile che è nei contatti umani ho scoperto tante cose in comune come se ci si ritrovasse dopo la lontananza di un lungo distacco, con tante esperienze varie e convergenti su medesimi punti nodali… 


… Oscar è qui, in prima linea con gli artisti che cerco, e su questa sponda che ho sentito comune,ho intuito che avevo ritrovato un vecchio amico la cui pittura sin dal primo approccio mi è apparsa come consueta, sulla linea della mia sensibilità, della mia educazione, della mia militanza, come se l'avessi sempre avuta sotto gli occhi.

Quelle figure che sono e non si rivelano, che appaiono e fuggono tornando dall'indistinto di un ricordo o di un pensiero non certificato dalla ragione, mi tornano amiche tra una natura ora riposata ora turbinosa, smembrata dalle sue forme di cui restano presenti solo i suoi elementi simbolici, come evocazioni e sensazioni stimolate da colori immersi in arie mosse e in trasparenze. Non vi è stabilità o riscontro consueto e sicuro, allora la mente si muove libera a crearsi immagini a lei congeniali.

Espressionismo e naturalismo astratto, neo informa1e, arte fantastica, ecco caselle entro cui possiamo inquadrare questa pittura e non per schematizzare ma per necessità di riconoscimento e distinzione entro le correnti contemporanee  con cui pure bisogna fare i conti, ma con tutti i distinguo del caso,e le varianti e notazioni personali, cosa ovvia oltre che naturale riserva che apre a quell'approfondimento che va ad individuare i caratteri singolari, il particolare linguaggio e  stile, quei fattori insomma che rendono riconoscibile l' artista fra i tanti altri, come il modo di tracciare il segno o i rapporti preferiti tra le tinte e tra le tonalità, particolari e personalissimi in Oscar.

L'espressionismo astratto ha qui un suo calibrato uso sia nel colore sia nella traccia che anima e motiva  con un suo proprio inquieto tonalismo la composizione dove i fattori a volte convergono verso un centro d'interesse: l'immagine ambigua, altre verso più poli come se quell'immagine si rincorresse con altre, con una leggerezza spesso aerea,impalpabile dell'esecuzione sempre calibrata. anche nei momenti in cui il gesto libero da remore sprigiona la sua forza.

La composizione poi s'arricchisce di certi segni vaganti a volte evidenti altre da cercarsi e che pur potendo apparire convenzionali, sono mossi da una logica, quasi "annotazioni musicali" (Del Campo).

I tratti decisi, le luminosità di colori vivi, le trasparenze, i nuclei di materia e colore creano atmosfere di calma solarità mentre i non rari nuclei creano vortici d'inquietudine, sensazioni indistinte come provocate da eventi lontani e sfumati come provenienti da mondi ignoti o subcoscienti.

Così l'io messo in disparte dall' astrattismo e dal concretismo nella  poetica della non-forma si riconcilia con l'arte e può esprimere ancora il suo aspetto psichico e irrazionale e iniziare una ricostruzione dopo  il disastro formale e ideologico nei nostri tempi cui pure l'inconscio e quindi l’ irrazionale stesso ha contribuito…

…Intanto noi cerchiamo di valutare questa pittura di Oscar Fonti ed inserirla con un suo ruolo nel panorama di oggi.

E' una pittura che pressoché priva del riscontro figurativo,ancora tanto cercato perché appagante e certezza di riscontro nel mare delle correnti moderne che tanta confusione hanno provocato, non è tuttavia di difficile lettura, solo se si dia per scontata appunto l'assenza di figuratività , del resto oggi sempre più maturata nella mentalità delle persone di buona cultura e nelle giovani generazioni.

Questa pittura non ha tanti riferimenti o citazioni che richiedano conoscenze specializzate come se vi fosse da possedere una chiave di lettura, ma naturalista e astratta com'è si rivolge direttamente alla sensibilità dei fruitore che semmai dopo averla intesa e in varia misura apprezzata potrà individuarvi i collegamenti dotti, le finezze e i pregi dell'esecuzione e le particolarità dello stile.

Ed è questo il vero risultato dell'arte ricca di un suo valore, quello che giunge prima ai sensi, al cuore, poi alla mente al ragionamento, nella semplicità.

Ma quanto impegno richieda raggiungere questa semplicità con l'eliminazione delle tortuosità nella ricerca della sfericità esemplare, lo può dire solo chi ci si è provato: c'è bisogno di attenzione continua, controllo nell’ammettere e nello. scartare nel faticoso rifare in meglio. L'esempio dei grandi in ogni campo e in ogni tempo reca questi insegnamenti, come termine di paragone e invito a cimentarsi.

                                               

                                                                                                                                            ARRIGO GRAZIA

                                                                                                                                              Bologna 1997

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